L’introduzione dell’e-CMR nel piano nazionale di ripresa e resilienza

/ / Articoli newsletters, Professione e normativa

di Mariaester Venturini

Dall’ultimo Consiglio dei Ministri riunitosi sabato 24 aprile 2021 è stato approvato un Piano che prevede un corposo e organico pacchetto di investimenti e riforme, con l’obiettivo di modernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze, per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni. In questo Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) trova spazio, fra le altre, una misura che riguarda l’efficientamento e la digitalizzazione dell’autotrasporto merci. Il Pnrr più in generale spiega che la digitalizzazione dei documenti di trasporto è un elemento chiave della strategia UE per la mobilità delle merci in tutte le modalità di trasporto, come dimostrano i recenti Regolamenti europei 2020/1056 e 2020/1055, finalizzati, rispettivamente, a facilitare lo scambio di informazioni elettroniche e a prevedere l’utilizzo della “Convention relative au contrat de transport international de marchandises par route” elettronica (eCMR) come parte dei controlli sulle operazioni di cabotaggio stradale. Nel documento vengono inoltre elencati quelli che sono considerati i benefici di questo sistema di digitalizzazione con l’introduzione dell’eCMR, ovvero:

  • Maggiore sicurezza, velocità ed economicità
    dei flussi informativi;
  • Semplificazione dei flussi informativi tra gli attori
    della catena logistica;
  • Riduzione dei costi di emissione, molto inferiori
    a quelli del CMR cartaceo;
  • Minore possibilità di errori e discrepanze tra
    le versioni in possesso del mittente, del trasportatore
    e del destinatario della merce;
  • Maggiore trasparenza e facilità di controllo,
    con particolare riguardo all’intermodalità e
    alla duplicazione dei controlli, in virtù del monitoraggio
    costante delle operazioni e della
    possibilità di accedere alle informazioni in
    tempo reale;
  • Incentivazione della competitività delle imprese
    di autotrasporto italiane nell’acquisizione
    di contratti di trasporto internazionale
    da parte di imprese degli Stati che già applicano
    il suddetto Protocollo.
    All’interno dello stesso capitolo dedicato a Intermodalità logistica integrata si parla anche di: semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica, al fine di ottenere una visione strategica unitaria del sistema portuale italiano, sarà predisposto l’aggiornamento della pianificazione portuale sia a livello del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema
    (DPSS) sia a livello di Piano Regolatore Portuale (PRP); attuazione del regolamento che definisce l’aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali, l’obiettivo del regolamento è quello di definire le condizioni relative alla durata della concessione, i poteri di vigilanza e controllo delle autorità concedenti, le modalità di rinnovo, il trasferimento degli impianti al nuovo concessionario al termine della concessione e l’individuazione dei limiti minimi dei canoni a carico dei concessionari; semplificare le procedure di autorizzazione per gli impianti di Cold Ironing, la riforma consiste nella definizione e approvazione di procedure semplificate per la realizzazione di infrastrutture finalizzate alla fornitura di energia elettrica da terra alle navi durante la fase di ormeggio.