Rivoluzione doganale

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di Giacomo Morabito

Si era aperto in un clima di scetticismo generale il tavolo tecnico e-Customs andato in scena a Roma il 24 settembre scorso. Gli argomenti, gli stessi del presente tavolo del dicembre 2018, facevano pensare ad un silenzio prolungato sulla rivoluzione informatica necessaria per allineare i paesi europei ad una modello uniforme per le relative norme doganali. Invece quando si è iniziato ad approfondire gli argomenti in agenda, tutte le associazioni e gli operatori  partecipanti al tavolo tecnico dell’Agenzia Dogane e Monopoli, si sono resi conto che i nove mesi trascorsi fra un incontro e l’altro non sono passati invano,  ma è nata una vera e propria  Rivoluzione Doganale.

Tutto parte dalla “Reingegnerizzazione delle importazioni”. Rispetto all’annuncio del dicembre 2018 perlomeno adesso c’è il link ai nuovi tracciati delle dichiarazioni di importazione. Da una prima analisi si evince che cambierà anche la struttura del DAU, e di  conseguenza anche  i software dovranno essere aggiornati e adeguati ai nuovi modelli. Restiamo quindi in attesa di ulteriori specifiche attuative (2020) e del nuovo draft. La stessa dogana ha peró ammesso, nel corso del tavolo e-Customs, che non c’è ancora un’ idea ben definita di come sará in effetti il nuovo DAU.

Fra gli aggiornamenti tecnici che permettono al nuovo sistema di superare i limiti dovuti alla precedente architettura, meritano un’ attenzione particolare le nuove modalitá di colloqui con i dichiaranti, che entreranno in vigore già nel giugno 2020, in primis  con i cd Manifesti. Queste saranno basate sui piú recenti standard internazionali, ovvero tramite lo scambio di messaggi in formato XML attraverso Web Services. Viene cosí accantonato il vecchio standard STD ed i “flussi dati” saranno inviati alla dogana con lo stesso formato utilizzato oggi per la fatturazione elettronica. Il nuovo sistema reingegnerizza così anche la gestione dei manifesti di arrivo (MMA) e partenza(MMP), oltre alla dichiarazione di temporanea custodia (TC) e permetterá inoltre a tutti gli attori del ciclo portuale/aeroportuale di colloquiare fra loro.

Un’altra novitá sulla quale prestare la massima attenzione è rappresentata dal riconoscimento degli utenti tramite SPID o CNS. Cosí, come riportato dalla circolare dell’Agenzia delle dogane Monopoli (prot. 147176/RU) a partire dall’1 dicembre per fare Customs Decisions o ITV si dovrà utilizzare solo l’accesso al TP-EU trader portal che potrá avvenire esclusivamente tramite credenziali di tipo SPID, strettamente di secondo livello e di persona fisica, o CNS, carta nazionale dei servizi. Quest’ultima è ottenibile gratuitamente presso la Camera di Commercio, mentre per quanto concerne lo SPID, che consiste in una chiavetta USB o APPlicazione mobile rilasciata solo alle persone fisiche, maggiori dettagli per il rilascio sono consultabili al link https://www.spid.gov.it/richiedi-spid.

Sotto l’aspetto pratico, ad esempio, se si vuole lo Spid con Poste è necessario recarsi all’ufficio postale più vicino con un documento valido, codice fiscale ed il cellulare con al limite  la APP PosteID già caricata; a quel punto viene inviata una email con login e password che generano  sulla App del telefono un codice di accesso che  permette di operare in tutti i portali della Pubblica Amministrazione (come per Home Banking per intendersi) perchè lo Spid è proprio una Identità Digitale.

Per l’accesso tramite SPID o CNS e il dialogo “system to system” via web services SOAP, ovvero per le comunicazioni dirette fra i vari software, non sará inoltre piú necessario avere una password di accesso ai server doganali, ma si verrá riconosciuti attraverso il certificato di firma e di autenticazione. Serviranno solo le password dei certificati che scadranno nei termini che già conosciamo. Una volta che la persona fisica è abilitata, dal MAU si potranno inviare e consultare le dichiarazioni di tutte le ditte per le quali è nominato gestore con le dovute limitazioni.

Se la persona giuridica nomina il legale rappresentante come primo gestore non sará necessario passare in dogana per la convalida e sará lui stesso a nominare gli altri gestori (spedizionieri). Di contro se il primo gestore nominato sará uno spedizioniere si renderá necessario il passaggio in dogana per convalidare tale operazione.

Già ora, anche per  l’accesso per richiedere lo status di  AEO si accede solo ed esclusivamente con il General Trade Portal (GTP) e quindi dal 1 dicembre con Spid o Cns e niente più cartaceo.

Protocollo XML e accesso SPID o CNS, ma non solo quindi. Il nuovo sistema verrà reso operativo inizialmente per le  importazioni  ma poi interesserà anche l’export ed i  transiti, con l’incremento dei dati della dichiarazione; aumento del numero massimo di articoli per dichiarazione che passa da 40 a 999 singoli; lo svincolo delle merci per articolo; la gestione di un cloud documentale con una nuova gestione del fascicolo elettronico. Per tutte queste specifiche sono scaricabili le slide al link https://www.adm.gov.it/portale/-/roma-24-settembre-2019-tavolo-tecnico-e-customs

Siamo inoltre a conoscenza di tutte le scadenze che nel giro di un lustro ci porteranno al completo adeguamento del sistema informatico. La road map passa attraverso due date fondamentali: 31 dicembre 2022 e 31 dicembre 2025. Entro la fine del 2022 saranno aggiornate le notifiche di arrivo, la presentazione delle merci, la custodia temporanea, oltre alle dichiarazioni doganali per le merci introdotte nel territorio doganale dell’Unione Europea. Entro la fine del 2025 invece dovranno essere modificate le garanzie per le obbligazioni doganali, la posizione doganale delle merci (PoUS), lo sdoganamento centralizzato ed i sistemi transeuropei, ovvero ICS full release, transito esterno e interno ed esportazione.

Nel breve termine, giá dal 1 gennaio 2020 non sará inoltre piú possibile operare su Fast Corridor se i gestori dei magazzini di TC non sono in possesso dello status di AEOC. Cesserá quindi la fase transitoria in vigore per tutto il 2019. Step successivi permetteranno di far evolvere, in casi specifici, il trasferimento di partite di temporanea custodia tra magazzini appartenenti alla stessa sezione doganale e di automatizzare il trasferimento di partite tra magazzini di TC appartenenti a uffici diversi.

Un’altra scadenza importante è appena trascorsa. A partire dallo scorso ottobre l’istanza e gli allegati, con particolare riguardo alle foto, dovranno essere presentati esclusivamente in formato elettronico utilizzando il sistema EBTI, utilizzato per trattare, scambiare e archiviare le informazioni relative alle domande ITV e alle decisioni conseguenti.

In conclusione uno sguardo allo Sportello Unico Doganale e dei Controlli, meglio noto come SUDOCO. Il progetto, inserito addirittura nella legge di stabilitá del 2004, prevede la realizzazione di un modulo per supportare il coordinamento dei controlli tra le diverse amministrazioni con il coinvolgimento dei gestori del nodo logistico; in parole povere si alimenta lo sviluppo dello Sportello Unico; riferimento importante per interfacciarsi con tutti i vari uffici utilizzando un canale unico con un notevole risparmio di tempo e di risorse.

In conclusione, lo sviluppo tecnologico che consegue alla reingegnerizzazione del dialogo con la Dogana Italiana e Comunitaria si arricchisce di ulteriori novità non solo normative ma anche pratiche e soprattutto informatiche. L’utilizzo di BlockChain , già in uso ad esempio per le Smart Bill of Lading, è sui tavoli di studio delle Autorità Portuali per lo sviluppo dei Port Community Systems. L’arrivo del 5G permette una maggiore efficacia del “real time” di cui proprio la Logistica ne farà buon uso. Anche  l’incentivazione al Paperless e la Sostenibilità, sono tutti  argomenti che ormai sono già entrati nel mondo degli spedizionieri doganali, tanto che è necessario seguire con attenzione l’attualità ma soprattutto cercare di guidare le evoluzioni per progettare e gestire il futuro prossimo.